Episodio 6: Un amante del sole
Christiane ha 75 anni. Da sempre appassionata di attività all'aria aperta, si è esposta molto al sole ☀️, il che ha comportato diversi interventi medici e un cambiamento delle sue abitudini. Ma vuole comunque continuare a praticare le sue attività, in particolare lo sport, proteggendosi. Ecco cosa ci racconta:
Sono innamorata del sole da quando ero bambina, ma ora il mio corpo è stato torturato. Ho 75 anni, sono nata rossa, sono cresciuta rossa, sono diventata bionda e ora sono bianca. Ma la mia pelle è rimasta, beh, ha voluto rimanere bianca. Negli anni '50 non esistevano le creme solari, era l'epoca delle creme solari color ambra. Le vacanze significavano andare in spiaggia 🏖️ per otto ore al giorno, le scottature erano diffuse e le vesciche sulla schiena erano considerate normali!
Molto presto, lo sci-alpinismo e il windsurf ⛵ divennero le mie due passioni e le praticai molto. All' età di 40 anni, si presentò l'inizio di quello che sarebbe diventato il mio bivio: la comparsa di carcinomi basocellulari sulla schiena, innesti di pelle, un abbonamento ai dermatologi, una cinquantina di interventi per rimuovere questi tumori cutanei cosiddetti "benigni" e due interventi per quelli "maligni". Oggi mi è stata innestata metà della fronte, mi è stato scalpato un pezzo di cuoio capelluto e sono in attesa di un intervento sulla guancia.
Ho scelto di vivere in una regione soleggiata ☀️ e ventosa 🌬️ perché faccio ancora windsurf e sci. Nuoto all'alba e al tramonto. Le mie passioni mi fanno andare avanti. Proteggermi è un lavoro a tempo pieno, ma ci riesco grazie alla crema solare e all'Abbigliamento anti UV. Mi sento completamente responsabile di ciò che mi accade e mi sento in colpa per aver contribuito al buco della previdenza sociale! Quando vedo le persone "cotte" sulla spiaggia 🏖️ , vorrei parlare loro dei rischi che cor rono, ma non oso!
Spero che la mia storia contribuisca a far cambiare idea alle persone sul sole ☀️ , senza il quale non ci sarebbe vita sulla terra, ma che può causare molte sofferenze.
Christiane Guillet
